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Contenuto archiviato il 2023-01-01

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Busquin descrive le misure volte a ridurre la sperimentazione animale

Il commissario per la Ricerca Philippe Busquin ha delineato le misure volte a ridurre la sperimentazione animale nell'ambito del sesto programma quadro di ricerca (6PQ), in risposta ad un'interrogazione scritta presentata dall'eurodeputata irlandese dei Verdi, Nuala Ahern. Ne...

Il commissario per la Ricerca Philippe Busquin ha delineato le misure volte a ridurre la sperimentazione animale nell'ambito del sesto programma quadro di ricerca (6PQ), in risposta ad un'interrogazione scritta presentata dall'eurodeputata irlandese dei Verdi, Nuala Ahern. Nel documento succitato, la Ahern ha accusato la Commissione di aver ignorato gli obblighi legali cui era tenuta, ai sensi del protocollo sulla protezione ed il benessere degli animali allegato al trattato, e di non aver tenuto conto "delle crescenti preoccupazioni espresse dal Parlamento europeo e dai cittadini dell'UE, in merito alla lentezza con cui procede l'elaborazione di alternative agli esperimenti condotti sugli animali, che non prevedono il loro impiego". La replica fornita da Busquin a nome della Commissione, sottolinea l'inclusione dello sviluppo di nuovi test in vitro destinati a sostituire la sperimentazione animale, nell'ambito della priorità tematica del 6PQ "Genomica e biotecnologie per la salute". Le proposte della Commissione relative ai programmi specifici comprendono altresì le disposizioni generali sul rispetto del benessere degli animali, ha dichiarato il Commissario. Busquin ha affermato che il Centro comune di ricerca (CCR) continuerà a convalidare gli esperimenti sugli animali e che, unitamente all'Ufficio europeo delle sostanze chimiche, al CCR ed alla DG Ambiente, seguiterà a promuovere l'adozione di metodi alternativi. Il Libro bianco della Commissione dal titolo "Una strategia per una politica futura in materia di sostanze chimiche", conferma l'impegno della Commissione ad adottare disposizioni di legge a tutela degli animali utilizzati a scopo sperimentale e definisce un'azione tesa a "promuovere la ricerca in materia di sviluppo e la convalida di metodi alternativi" a livello di Stati membri e di Comunità. "Alla luce di quanto precede, risulta che la questione sollevata dall'onorevole parlamentare sia adeguatamente affrontata nelle proposte relative ai programmi specifici. La Commissione porterà avanti la sua politica di riduzione, perfezionamento e sostituzione dei test condotti sugli animali", ha concluso Busquin. In un contesto diverso, il Comitato scientifico consultivo dell'UE ha sostenuto che le ricerche che prevedono l'utilizzo di animali sono fondamentali nella lotta contro malattie quali la malaria e l'AIDS. Il Comitato ha espresso preoccupazione per la "crescente opposizione esercitata dai gruppi di pressione e da alcuni eurodeputati nei confronti degli esperimenti che utilizzano primati non umani". Esso ammonisce che gli scienziati dell'UE potrebbero essere costretti ad affidarsi a ricerche condotte al di fuori dell'Europa, per le quali non sarebbero in grado di controllare gli standard.