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Contenuto archiviato il 2023-01-13

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Secondo una relazione, le donne sono ancora sottorappresentate nel settore della S&T

Una recente indagine statistica dell'Eurostat ha rivelato che la scienza e la tecnologia (S&T) continuano ad essere discipline prevalentemente maschili. Sulla base degli ultimi dati statistici disponibili per ciascuno Stato membro, la relazione calcola il numero di uomini e d...

Una recente indagine statistica dell'Eurostat ha rivelato che la scienza e la tecnologia (S&T) continuano ad essere discipline prevalentemente maschili. Sulla base degli ultimi dati statistici disponibili per ciascuno Stato membro, la relazione calcola il numero di uomini e donne impegnati nello studio di discipline tecnico-scientifiche o occupati nel settore scientifico ed ingegneristico. Sebbene dal 1996 il numero dei laureati, e soprattutto delle laureate, nelle discipline della S&T sia aumentato in tutti gli Stati membri, la relazione rileva che in questo settore le donne non sono ancora adeguatamente rappresentate. Per esempio, fra il 1999 e il 2000, i dati mostrano che nei Paesi Bassi la percentuale di laureati nelle facoltà scientifiche era cinque volte superiore a quella delle laureate. Una situazione simile è stata registrata in Germania, dove il numero di uomini iscritti alle facoltà di S&T era quattro volte superiore a quello delle donne. Solo il Portogallo registrava un rapporto di uno a due. Analogamente, la relazione ha riscontrato un aumento, negli ultimi tempi, della percentuale di addetti nei settori connessi alla S&T in Europa. Tuttavia, i dati relativi al 2001 rivelano che le professioni di scienziato o di addetto in settori connessi sono generalmente esercitate dagli uomini. Per esempio, in Germania si registrava un rapporto di circa quattro uomini per ogni donna occupata nel settore della S&T. Il numero più basso in assoluto di donne scienziato o ingegnere è stato rilevato in Austria e Italia, mentre in Stati membri come la Finlandia, l'Irlanda e il Belgio, la componente femminile era ben rappresentata in tutti questi settori. In Finlandia, il settore della ricerca contava, nel 2001, più donne che uomini. Al fine di contrastare la sottorappresentanza delle donne nella scienza, la Commissione europea ha stanziato 80 milioni di euro nell'ambito del sesto programma quadro (6PQ) a favore delle attività volte ad avvicinare la ricerca alla società. Una delle priorità di tale iniziativa consiste nel promuovere la partecipazione delle donne nella scienza e nella tecnologia. All'inizio di quest'anno, il commissario per la ricerca Philippe Busquin ha esortato la comunità dei ricercatori ad affrontare la necessità di promuovere la partecipazione delle donne nel settore della ricerca industriale, in vista dell'inserimento di tale questione nell'agenda della Presidenza italiana dell'UE, che si insedierà il 1° luglio e terminerà il 31 dicembre 2003.

Paesi

Austria, Belgio, Germania, Danimarca, Grecia, Spagna, Finlandia, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Svezia, Regno Unito