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Secondo gli esperti, la cooperazione scientifica tra UE e Sudafrica è sempre più proficua

Il Comitato misto di cooperazione Unione europea-Sudafrica (UE-SA) per la scienza e la tecnologia (JSTCC) ha annunciato che, nell'ultimo anno, la collaborazione scientifica tra il Sudafrica e l'Unione europea è stata estremamente positiva. Il Comitato, che il 14 e 15 aprile ...

Il Comitato misto di cooperazione Unione europea-Sudafrica (UE-SA) per la scienza e la tecnologia (JSTCC) ha annunciato che, nell'ultimo anno, la collaborazione scientifica tra il Sudafrica e l'Unione europea è stata estremamente positiva. Il Comitato, che il 14 e 15 aprile si è riunito a Pretoria, in Sudafrica, per l'incontro annuale volto a fare il punto sulla collaborazione tra le due parti, ha accolto con favore la maggiore partecipazione del Sudafrica ai progetti del Sesto programma quadro (6PQ) e il proficuo scambio di idee sugli sviluppi politici e sulla preparazione del Settimo programma quadro (7PQ). Tuttavia, ha dichiarato il Comitato, occorre compiere altri sforzi per "migliorare e approfondire ulteriormente la cooperazione". "Il fertile scambio di idee sullo sviluppo delle politiche scientifiche e tecnologiche [...] ha evidenziato il rispettivo impegno delle parti ad aumentare la spesa nella ricerca e sviluppo e anche gli sforzi tesi a sfruttare al meglio la conoscenza e l'innovazione quali strumenti per promuovere la crescita economica e la competitività, nonché la coesione e lo sviluppo sociali", ha affermato il Comitato, che ha chiesto di mantenere un dialogo politico continuo e regolare ai fini di un apprendimento vantaggioso per entrambe le parti. Il Comitato ha constatato che le organizzazioni di ricerca sudafricane hanno partecipato con successo a varie priorità tematiche del 6PQ nonché allo specifico programma di cooperazione con i paesi in via di sviluppo (INCO). I ricercatori sudafricani hanno ottenuto i risultati migliori nelle priorità tematiche del 6PQ in materia di biotecnologia e genomica per la salute, qualità e sicurezza alimentare, cambiamento globale ed ecosistemi, nonché nanotecnologie, materiali e produzione. Tuttavia, la partecipazione sudafricana alle aree tematiche prioritarie dell'aeronautica e dello spazio e dei cittadini e della governance nella società basata sulla conoscenza è stata scarsa o nulla. Analogamente, anche le azioni Marie Curie per la promozione della mobilità, previste dal 6PQ, non hanno attirato i ricercatori sudafricani. Di conseguenza, la capacità dei ricercatori sudafricani di entrare a far parte dei consorzi nell'ambito del 6PQ è stata ritenuta una delle sfide chiave da affrontare per ottenere un successo maggiore. A tale proposito, il Comitato ha evidenziato il ruolo cruciale che devono svolgere gli NCP (punti nazionali di contatto) sudafricani nel collegarsi in rete con i loro omologhi europei. Infatti, a seguito degli interventi concordati dagli NCP responsabili, nell'ultimo anno la partecipazione sudafricana nell'ambito della priorità TSI (tecnologie della società dell'informazione) è notevolmente aumentata. Il JSTCC ha pertanto convenuto che occorre intensificare gli sforzi degli NPC e rafforzarne l'interfaccia istituzionale con la Commissione europea. Il Comitato ha inoltre esortato l'UE a inserire uno specifico riferimento alla cooperazione internazionale nei programmi di lavoro delle priorità tematiche; è infatti emerso che, in questo modo, la partecipazione dei paesi in via di sviluppo è aumentata in misura rilevante. Il JSTCC ha accolto con favore l'imminente lancio del Programma UE-SA per il progresso scientifico e tecnologico (ESASTAP), finanziato a titolo dell'Azione di sostegno specifico (ASS). ESASTAP sarà una piattaforma dedicata per la promozione della cooperazione scientifica e tecnologica tra Sudafrica e Unione europea nell'ambito dell'aeronautica, dell'osservazione della Terra, dei trasporti di superficie e dell'economia dell'idrogeno, in cui attualmente si registra una scarsa collaborazione. "Si intraprenderanno anche rinnovati sforzi comuni per favorire un maggior assorbimento delle azioni Marie Curie da parte sudafricana, in particolare per quanto riguarda le borse internazionali di soggiorno all'estero e di accoglienza", ha dichiarato il Comitato. Entrambe le parti hanno inoltre chiesto di compiere ulteriori sforzi per promuovere le strategie di partenariato interregionale. Il gruppo ad hoc sull'osservazione della Terra (GEO), volto a far avanzare l'agenda globale per lo sviluppo sostenibile e copresieduto dall'UE e dal Sudafrica, è stato citato come perfetto esempio di questo tipo di cooperazione. Ora è necessario instaurare un'ulteriore interazione tra i programmi continentali e regionali africani e quelli dell'Unione europea in materia di scienza e tecnologia, come il Nuovo partenariato per lo sviluppo dell'Africa (NEPAD) e la Comunità per lo sviluppo dell'Africa australe (SADC). È stata inoltre evidenziata la necessità di rafforzare il dialogo politico in ambito scientifico e tecnologico tra l'UE e gli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP). Occorre potenziare con urgenza "la creazione di capacità di ricerca dei paesi ACP", ritiene il Comitato, che ha accolto con favore "gli sforzi compiuti dai vari servizi della Commissione europea per far fronte a questa sfida, compresa l'elaborazione del programma per la creazione di capacità scientifiche e tecnologiche dei paesi ACP". Per realizzare questi obiettivi, il piano d'azione UE-SA per il 2005-2006 costituirà un flessibile strumento di gestione per orientare gli sforzi comuni che dovranno essere intrapresi fino alla prossima riunione del JSTCC, prevista per il 2006.

Paesi

Sud Africa