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La Commissione propone di negoziare l'Accordo di cooperazione scientifica e tecnica CE/Russia

Il 17 luglio 1997, la Commissione europea ha richiesto formalmente l'autorizzazione del Consiglio per l'apertura di negoziati relativi a un Accordo di cooperazione scientifica e tecnica fra la Comunità e la Federazione russa. La richiesta fa seguito ai colloqui fra la Commiss...

Il 17 luglio 1997, la Commissione europea ha richiesto formalmente l'autorizzazione del Consiglio per l'apertura di negoziati relativi a un Accordo di cooperazione scientifica e tecnica fra la Comunità e la Federazione russa. La richiesta fa seguito ai colloqui fra la Commissione e le Autorità russe instaurati a partire dal 21 ottobre 1996 quando il Commissario Edith Cresson, responsabile della ricerca, e il Sig. Vladimir Fortov, allora Presidente del Comitato di Stato russo per la scienza e la tecnologia, hanno firmato una dichiarazione congiunta formalizzando le relazioni nel settore. La dichiarazione ha istituito un Comitato congiunto scientifico e tecnico inteso come una tribuna per la discussione, il quale ha tenuto la prima riunione nel gennaio 1997. La prospettiva di accordo tiene conto del motivo comune e della cooperazione esistente fra Russia e Comunità nel settore della scienza e tecnologia. Per esempio, scienziati russi partecipano a progetti finanziati dal programma INCO-COPERNICUS, nonché a progetti finanziati dall'INTAS (l'Associazione internazionale per la promozione della cooperazione con gli scienziati dei Nuovi Stati Indipendenti), che è finanziata in parte dalla Comunità. La Comunità finanzia attività nel campo della scienza e tecnologia anche attraverso il programma di assistenza tecnica TACIS, compreso l'ISTC (International Science and Technology Centre - Centro internazionale di scienza e tecnologia), organismo volto a fornire attività di ricerca alternative ai ricercatori dell'industria bellica dell'ex Unione sovietica. Complessivamente, fra il 1993 e la metà del 1997, i finanziamenti comunitari erogati alle attività di ricerca concernenti la Russia ammontano a circa 100 milioni di ECU, mentre circa 25.000 scienziati russi hanno beneficiato di sovvenzioni comunitarie. La Commissione propone di negoziare un accordo di cooperazione reciproca con la Russia che consentirà agli organismi russi di partecipare ai programmi di ricerca comunitari (ad eccezione di quelli nei settori della ricerca nucleare) e a organismi comunitari di partecipare a programmi equivalenti russi. L'accordo non implicherà alcun trasferimento di fondi poiché ciascuna parte finanzierà la partecipazione dei propri organismi ai programmi dell'altra parte. Inoltre, l'accordo contemplerà anche l'applicazione di regole sui diritti della proprietà intellettuale, per quanto concerne i prodotti ottenuti dalla partecipazione russa ai programmi comunitari e, parimenti, dalla partecipazione comunitaria ai programmi di ricerca russi. Una volta ricevuta l'autorizzazione dal Consiglio, la Commissione sarà responsabile dei negoziati con la Russia. Dopo la conclusione di tali negoziati, l'accordo dovrà essere ratificato da ambo le parti prima che entri in vigore. La Commissione pensa che l'accordo sarà definito per la fase iniziale del Quinto programma quadro.

Paesi

Russia