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Contenuto archiviato il 2023-03-23

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Soluzioni biotecnologiche offrono un recupero dei rifiuti plastici più ecologico

Utilizzando i batteri per scomporre la plastica, gli scienziati sperano di ridurre i danni ambientali e di sostenere le imprese creando nuove opportunità nel settore dei rifiuti.

Il nuovo processo biotecnologico, sviluppato dal progetto finanziato dall’UE BIOCLEAN, attenuerà gli effetti dell’inquinamento da plastica in ambienti delicati, aiuterà l’industria delle materie plastiche a raggiungere una produzione efficiente e fornirà agli esperti del recupero e del riciclaggio una guida relativa alle opzioni più efficaci per scomporre differenti tipi di plastica. Il progetto ha avuto inizio con l’isolamento e la selezione di microbi prelevati da rifiuti plastici provenienti da mare, discariche, strutture per il compostaggio, impianti di trattamento anaerobico dei rifiuti e siti industriali inquinati. Sono stati quindi valutati i batteri e i funghi, e quelli che mostravano di essere efficaci nella scomposizione, detossificazione e valorizzazione della plastica sono state isolati. I batteri promettenti sono stati combinati con dei pretrattamenti chimici e testati su una gamma di plastiche. Questo processo è stato poi portato su scala industriale nella struttura comunale di compostaggio di Chania, sull’isola greca di Creta, dove ha dimostrato la sua capacità di migliorare la naturale biodegradazione della plastica nel compostaggio dei rifiuti organici. Inserire la plastica nella cosiddetta economia circolare, quella in cui i materiali sono valorizzati e riutilizzati quando un prodotto viene dismesso, porterà quindi grandi benefici all’ambiente e creerà delle opportunità commerciali nel settore del recupero dei rifiuti. Gli scienziati sono a conoscenza che le plastiche sintetiche si biodegradano in alcuni ambienti marini e anche nelle discariche, nel compost e nel terreno, ma i processi e le condizioni necessari non sono ancora del tutto chiari. BIOCLEAN ha aiutato ad accrescere la comprensione scientifica di questo processo, e ha mostrato che le soluzioni biotecnologiche per uno smaltimento efficace e sostenibile dei rifiuti plastici sono realizzabili. In particolare, il consorzio si è concentrato su PVC, polistirene, polipropilene e polietilene, che sono ampiamente usati nell’industria e sono responsabili di una grande quantità di rifiuti plastici. Questa importante svolta nel trattamento potrebbe portare dei benefici all’industria della plastica, che sta cercando di ridurre il proprio impatto sull’ambiente e di raggiungere una produzione efficiente mediante tassi di riciclaggio più elevati. I prodotti in plastica sono largamente usati in numerose industrie, da quella automobilistica a quella dei dispositivi elettrici, da quella dei materiali per l’edilizia a quella del confezionamento degli alimenti. Poiché è molto flessibile, la plastica viene largamente usata in applicazioni di innovazioni ad alta tecnologia, e si prevede che questa tendenza cresca nel tempo. Tuttavia, anche se il riciclaggio della plastica è aumentato dopo che la crisi del 2008 ha reso evidente la necessità di una maggiore efficienza economica, si potrebbe fare di più. La plastica, un materiale usa e getta non biodegradabile, ha iniziato a inquinare gravemente gli oceani in tutto il mondo. I piccolissimi pezzi di plastica, a causa della loro struttura e delle ridotte dimensioni, agendo come delle spugne concentrano contaminanti e anche altre sostanze chimiche inquinanti. Una carenza di punti di raccolta dei rifiuti nei porti ha gravemente ostacolato i tentativi di riciclaggio delle plastiche presenti in mare, e di conseguenza questo materiale nocivo spesso non viene raccolto e viene quindi semplicemente rigettato in mare. Persino quando questo rifiuto derivato dal petrolio viene rimosso dall’oceano, esso tende a finire in una discarica o ad essere bruciato, e questo causa emissioni che sono nocive per l’ambiente o porta all’inquinamento del suolo. Il progetto BIOCLEAN è stato completato nel mese di agosto del 2015. Per ulteriori informazioni, visitare: Sito web del progetto BIOCLEAN

Paesi

Italia

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