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Developing wheat with enhanced nitrogen use efficiency towards a sustainable system of production.

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Geni degli enzimi del grano per ridurre l'inquinamento da azoto

L'inquinamento da azoto dovuto allo sfruttamento eccessivo delle fonti artificiali continua a rappresentare un grave problema a livello mondiale. I ricercatori hanno clonato con successo un gene fondamentale per potenziare l'efficienza di utilizzo dell'azoto nel grano.

Cambiamento climatico e Ambiente icon Cambiamento climatico e Ambiente

L'uso eccessivo di sostanze chimiche fertilizzanti, in particolare dell'azoto, per aumentare la resa delle colture è ora oggetto di critiche per due motivi principali. In primo luogo, per l'inquinamento diretto da parte dei nitrati e in secondo luogo, perché i fertilizzanti sono normalmente prodotti ottenuti da combustibili fossili. Inoltre, l'azoto è un elemento limitante e costoso nella crescita delle piante. L'UE si è occupata di queste due minacce all'ambiente rispettivamente con la Direttiva nitrati e con le riforme della PAC. L'applicazione progressiva porterà quasi sicuramente ad un calo del prezzo dei cereali, ma potrebbe anche portare ad una diminuzione dei raccolti, con tutte le conseguenze che ciò può implicare per gli agricoltori. La ricerca scientifica finanziata dall'UE è stata promossa per aiutare l'industria a mitigare questi effetti. Un modo per gestire entrambi i problemi inerenti è aumentare l'efficienza di utilizzo dell'azoto delle colture. Nell'ambito del progetto SUSTAIN, dal nome appropriato, i partner hanno raggiunto una fase fondamentale per potenziare l'utilizzo dell'azoto nel grano. L'enzima glutammina sintetasi (GS) partecipa ai meccanismi che aumentano l'efficienza di utilizzo dell'azoto. Pertanto, i partner di progetto dell'Università reale di veterinaria e agricoltura in Danimarca hanno trovato e classificato dieci sequenze di GS ottenute dal grano in quattro sottofamiglie. Usando una combinazione di genomica, mappatura e studi ereditari, gli scienziati hanno scoperto che esistevano quattro cladi diversi quando venivano inclusi i geni GS da altre specie monocotiledone. Gli scienziati hanno poi clonato i geni GS isolati. È la prima volta che queste sequenze vengono identificate e copiate. L'equipe le ha poi messe a disposizione del pubblico grazie al database di sequenze nucleotidiche Genbank. Questa ricerca rappresenta una possibile base per la produzione responsabile di colture transgeniche. La clonazione di geni utili per l'utilizzo di minerali in una serie di colture porterà vantaggi per la salute, l'ambiente e l'economia dell'Europa e dei paesi in via di sviluppo.

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