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Judicial Training in European Enlargement<br/>Towards a Common Judicial Culture?

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Unire la cultura giudiziaria in Europa

Una ricerca approfondita sul modo con cui i nuovi Stati membri dell’UE collegano le loro prassi giudiziarie con le omologhe dell’UE sarà utile a sostenere l’istituzionalizzazione e la convergenza del sistema giudiziario a livello europeo.

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L’UE continua a estendersi e vari paesi dell’Europa sud-orientale come l’Albania e la Serbia sono in attesa di entrare a far parte del blocco nei prossimi anni. In tale contesto, è essenziale esaminare l’inserimento nella costituzione del sistema giudiziario europeo e le modalità con cui le riforme di ciascun paese ne stanno influenzando la cultura giudiziaria, in particolare nell’Europa sud-orientale. Tale era lo scopo del progetto EURJTC (Judicial training in European enlargement. Towards a common judicial culture?), finanziato dall’UE. Più precisamente, il team del progetto ha studiato il rapporto tra la formazione giudiziaria e la cultura giudiziaria in diversi paesi europei. Ha valutato l’istituzionalizzazione da vari punti di vista: la formazione di reti giudiziarie transnazionali, le politiche sulla formazione giudiziaria, la cooperazione giudiziaria, la divulgazione delle decisioni giudiziarie nazionali e gli strumenti di gestione delle conoscenze. Riveste particolare importanza che EURJTC abbia anche esaminato il ruolo dei tribunali e delle procedure giudiziarie nazionali, nell’intento di definire un’Europa giudiziaria, prestando particolare attenzione a temi sensibili non adeguatamente dibattuti. Un tempo, un argomento del genere si incentrava sulla preferenza tra la comunicazione verticale (tra tribunali europei e nazionali) e il coordinamento orizzontale (tra tribunali nazionali) Altri includevano l’esame di problemi di supremazia, sottovalutazione del dialogo informale e il ruolo trascurato dei giudici di livello inferiore. È stato degno di nota anche il problema dell’identificazione delle condizioni preliminari perché tribunali e giudici accettino e adempiano efficacemente al loro obbligo europeo di applicare la legge dell’UE e locale. I chiarimenti su tali questioni contribuiscono a definire una politica della giustizia dell’UE e promuovere l’armonizzazione delle prassi giudiziarie, con particolare utilità per coloro che redigono e attuano le politiche sulla formazione giudiziaria. I risultati del progetto potrebbero anche sostenere la formulazione di politiche a livello di direzioni generali dell’UE, ad esempio le DG Giustizia, DG Concorrenza e DG Ambiente. Dal progetto sono scaturiti vari documenti per conferenze e articoli, che saranno indubbiamente utili ai soggetti interessati per portare avanti ulteriormente la ricerca giudiziaria su scala paneuropea.

Parole chiave

Cultura giudiziaria, inserimento in costituzione, formazione giudiziaria, allargamento europeo, politica sulla giustizia

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