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Ground-motion modelling for seismic hazard assessment in regions with moderate to low seismic activity

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Una scossa smuove le fondamenta della previsione del rischio sismico

Una ricerca finanziata dall'UE sui terremoti di lieve entità è stata applicata a modelli più appropriati per l'Europa. Ad oggi, la valutazione del rischio si basa sui dati provenienti dai terremoti di forte intensità.

Cambiamento climatico e Ambiente icon Cambiamento climatico e Ambiente

Una delle fasi principali relative alla valutazione del rischio in caso di terremoti consiste nell'utilizzo di un'equazione per la previsione dei movimenti del suolo (GMPE). Tale strumento costituisce la base di una stima del livello delle scosse fondata sui dati sismologici, come ad esempio la magnitudo dei terremoti e la distanza di un luogo dall'epicentro. Finora sono stati utilizzati i dati estratti da archivi relativi a forti movimenti del suolo, il cui uso è inappropriato per le regioni caratterizzate da un livello di sismicità medio-basso, come accade nell'Europa centro-occidentale. Inoltre, i dati provengono normalmente da modelli presenti in altri continenti, tra cui l'Asia e le Americhe. Tuttavia, è attualmente in corso di sviluppo una valutazione unificata del rischio sismico per la regione euro-mediterranea nell'ambito del progetto SHARE ("Seismic hazard harmonization in Europe") appartenente al Settimo programma quadro (7° PQ). Sono ora disponibili dati di elevata qualità provenienti da regioni in cui si registra una prevalenza di terremoti di piccola entità. Per utilizzare queste informazioni, è stato lanciato il progetto Seismolos, finanziato dall'UE, allo scopo di comprendere il comportamento non lineare di alcuni parametri. Ad esempio, le leggi di scala utilizzate per la previsione dell'intensità dei terremoti potrebbero rivelarsi non adeguate in caso di eventi di minore intensità. Come è accaduto nell'ambito dell'iniziativa SHARE, i dati possono quindi essere applicati a modelli di valutazione dei rischi. Allo scopo di fornire informazioni per i modelli stocastici futuri relativi ai movimenti del suolo, gli scienziati coinvolti nel progetto hanno utilizzato i dati provenienti da un'area metropolitana francese e dalle Antille francesi. Un altro obiettivo consisteva nella produzione di un catalogo di momenti omogenei nonché di funzioni di attenuazione regionale. Inoltre, le analisi dei dati relativi a forti movimenti del suolo provenienti dal Giappone e dagli Stati Uniti si sono rivelate più utili per la caratterizzazione degli effetti sui luoghi rocciosi, nel momento in cui le onde sismiche vengono modificate dalle condizioni geologiche locali. Nello specifico, un simile utilizzo dei dati rende possibile l'attenuazione o l'indebolimento delle frequenze elevate. La ricerca aiuterà gli scienziati a comprendere l'origine di grandi incertezze nella modellazione dei movimenti del suolo. Il progetto Seismolos ha reso possibile una raccolta efficace di set di parametri che possono essere utilizzati per la modellazione dei movimenti del suolo mediante il metodo di simulazione stocastico. È possibile, ad esempio, estrapolare dai modelli ottenuti le informazioni critiche sui requisiti ingegneristici.

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