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Gli eurodeputati chiedono più tempo per discutere i progetti per il prossimo programma quadro

I membri della commissione europarlamentare per l'industria, il commercio esterno, la ricerca e l'energia sostengono che sia necessario più tempo per discutere le proposte della Commissione relative al prossimo programma quadro di ricerca. Al Parlamento è stato chiesto di esp...

I membri della commissione europarlamentare per l'industria, il commercio esterno, la ricerca e l'energia sostengono che sia necessario più tempo per discutere le proposte della Commissione relative al prossimo programma quadro di ricerca. Al Parlamento è stato chiesto di esprimere un'opinione in tempi tali da consentire la presentazione, entro la metà di maggio, di una prima bozza di programma di lavoro per il prossimo programma quadro. Ma gli europarlamentari, messi sotto pressione affinché riducessero la lunghezza dei loro interventi sulle proposte della Commissione, si sono dichiarati insoddisfatti e hanno posto numerose domande a Achilleas Mitsos, direttore generale della DG Ricerca, durante un incontro della commissione parlamentare tenutosi il 26 marzo. Un eurodeputato ha definito "deplorevole" la mancanza di tempo per discutere una questione che implica un bilancio così importante. Durante l'incontro, la discussione è stata aperta da una relazione dell'europarlamentare Gérard Caudron, che ha sottolineato come il prossimo programma quadro possa contribuire alla creazione di uno Spazio europeo della ricerca (SER). In linea di massima, gli europarlamentari hanno accolto favorevolmente tale relazione, congratulandosi con il suo estensore, ma hanno dichiarato di aver bisogno di ulteriori informazioni sui progetti della Commissione, criticando l'attuale proposta per il prossimo programma di ricerca in quanto "troppo vaga". Molti europarlamentari hanno inoltre chiesto chiarimenti sui criteri di selezione applicati dalla Commissione per stabilire le "sette più una" priorità proposte per il prossimo programma di ricerca, riproponendo una richiesta presentata all'inizio dell'anno dall'europarlamentare olandese Elly Plooij van Gorsel. Alcuni europarlamentari ritengono inoltre che si dovrebbe ampliare la discussione sull'architettura del programma quadro e sostengono che le intestazioni date attualmente alle priorità sono troppo astratte. È necessario fornire definizioni migliori, o riformulare il testo, per prevenire l'esclusione di interi settori di ricerca - hanno affermato - citando le scienze marine e le tecnologie basate sul carbone pulito come due dei campi che la proposta corrente sembra aver trascurato. Ci si domanda, infine, che cosa succederà ai fondi CECA nell'ambito del prossimo programma quadro di ricerca. Sono state sollevate anche questioni sul bilancio preventivo della Commissione per il prossimo programma quadro, pari a 17,5 miliardi di euro. Gli europarlamentari chiedono di sapere perché la Commissione non abbia preventivato un bilancio più consistente e desiderano ulteriori chiarimenti su come la Commissione si proponga di suddividere tale budget tra le varie priorità di ricerca. È chiaro, tuttavia, che gli europarlamentari hanno opinioni divergenti su quali siano i settori meritevoli di maggiori fondi. Alcuni hanno invitato a una riduzione della spesa per le tecnologie aerospaziali, altri ad un aumento dei fondi per le attività di ricerca in aree di diretto interesse dei cittadini, quali ad esempio la sicurezza alimentare e la salute. Ciononostante la commissione parlamentare è stata unanime nell'indicare i punti che necessitavano di ulteriore chiarimento da parte della Commissione e nel chiedere più tempo per discutere della proposta. Il rappresentante dell'Esecutivo, Mitsos, ha dichiarato che avrebbe fatto tutto quanto in suo potere per aiutare il Consiglio ad emettere in tempi brevi la prima comunicazione sul prossimo programma quadro. Mitsos non ha avuto il tempo necessario per rispondere a tutte le questioni sollevate durante l'incontro, ma ha rassicurato gli europarlamentari, promettendo che avrebbero ricevuto chiarimenti sui progetti della Commissione. "Ritengo le domande del tutto logiche", ha affermato. "Presenteremo le nostre proposte probabilmente entro metà maggio e risponderemo per iscritto ad un questionario del Parlamento europeo". La Commissione si ripropone di emettere due comunicazioni sulla dimensione regionale e internazionale dello Spazio europeo della ricerca e il 20 aprile terrà un seminario informale sugli strumenti con i nuovi utenti del mondo industriale e accademico.