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Contenuto archiviato il 2023-01-13

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Il Consiglio "Competitività" conclude che occorre "un'azione urgente"al fine di raggiungere un accordo sulla politica spaziale europea

La decisione di affrontare gli ostacoli allo sviluppo di una politica spaziale globale è stata definita "essenziale per gli interessi a lungo termine dell'Unione" dai ministri partecipanti al Consiglio "Competitività" dell'UE, tenutosi il 13 maggio, i quali hanno adottato una ...

La decisione di affrontare gli ostacoli allo sviluppo di una politica spaziale globale è stata definita "essenziale per gli interessi a lungo termine dell'Unione" dai ministri partecipanti al Consiglio "Competitività" dell'UE, tenutosi il 13 maggio, i quali hanno adottato una risoluzione su tale argomento. I ministri hanno espresso apprezzamento per il lavoro già compiuto dalla Commissione, in collaborazione con l'Agenzia spaziale europea (ESA) e gli Stati membri, il quale ha condotto alla redazione di un Libro verde sulla politica spaziale. Tuttavia, alla luce della situazione critica nella quale versa attualmente il settore spaziale europeo, soprattutto per ciò che concerne i servizi di lancio e il mercato dei satelliti commerciali, i ministri hanno affermato che le questioni sollevate durante la consultazione sul Libro verde devono essere affrontate urgentemente. A tal proposito, il Consiglio ha chiesto un'azione concreta in merito al progetto GALILEO e la ristrutturazione dei lanciatori europei. I ministri, inoltre, hanno convenuto che la firma di un accordo quadro fra la Comunità e l'ESA entro la fine del 2003 farebbe compiere all'UE un passo avanti verso l'elaborazione di una politica globale nel settore spaziale. Il Consiglio ha ricordato alla Commissione che il rafforzamento della cooperazione internazionale è fondamentale per lo sviluppo di una politica spaziale globale, soprattutto alla luce dell'emergere, recentemente, di nuove potenze spaziali. Per contribuire al mantenimento dei rapporti di cooperazione internazionali, il Consiglio ha proposto di indire una riunione congiunta a livello ministeriale fra il Consiglio dell'UE e il consiglio dell'ESA nel secondo semestre del 2003. Il Consiglio ha adottato, inoltre, le conclusioni sulla politica europea in materia di apparecchiature di difesa e, in particolare, sull'"importanza di stabilire delle disposizioni che consentano di raggiungere una maggiore efficienza economica, norme più uniformi e una migliorare pianificazione e acquisizione delle apparecchiature di difesa e di ricerca e sviluppo tecnologico (RST), sulla base dell'innovazione tecnologica". Per monitorare i progressi compiuti verso l'attuazione di tali disposizioni, il Consiglio ha chiesto alla Commissione di stilare una relazione entro la fine di 2003, sulla base dell'azione preparatoria relativa allo sviluppo della ricerca in materia di sicurezza. Per quanto concerne il piano d'azione per la ricerca europea recentemente annunciato, le discussioni si sono concentrate sull'importanza di un partenariato pubblico-privato, al fine di raggiungere un livello elevato di investimenti nella ricerca e sviluppo (R&S), sulla definizione di azioni prioritarie a livello nazionale e comunitario per conseguire l'obiettivo del tre per cento relativo alla spesa per la R&S e sul ruolo delle regioni in tale contesto. Vista l'importanza della comunicazione, il Consiglio ha invitato il comitato dei rappresentanti permanenti (COREPER) ad intraprendere un'analisi più dettagliata del piano d'azione per consentire al Consiglio di discuterne in una delle prossime sessioni. Diverse questioni all'ordine del giorno sono state approvate senza dibattito, fra cui la firma di un accordo in materia di cooperazione tecnico-scientifica fra la Comunità e Israele e la partecipazione al "Programma di sperimentazioni cliniche Europa-paesi in via di sviluppo" (EDCTP).

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