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Contenuto archiviato il 2024-06-18
Judicial Training in European Enlargement<br/>Towards a Common Judicial Culture?

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Unire la cultura giudiziaria in Europa

Una ricerca approfondita sul modo con cui i nuovi Stati membri dell’UE collegano le loro prassi giudiziarie con le omologhe dell’UE sarà utile a sostenere l’istituzionalizzazione e la convergenza del sistema giudiziario a livello europeo.

L’UE continua a estendersi e vari paesi dell’Europa sud-orientale come l’Albania e la Serbia sono in attesa di entrare a far parte del blocco nei prossimi anni. In tale contesto, è essenziale esaminare l’inserimento nella costituzione del sistema giudiziario europeo e le modalità con cui le riforme di ciascun paese ne stanno influenzando la cultura giudiziaria, in particolare nell’Europa sud-orientale. Tale era lo scopo del progetto EURJTC (Judicial training in European enlargement. Towards a common judicial culture?), finanziato dall’UE. Più precisamente, il team del progetto ha studiato il rapporto tra la formazione giudiziaria e la cultura giudiziaria in diversi paesi europei. Ha valutato l’istituzionalizzazione da vari punti di vista: la formazione di reti giudiziarie transnazionali, le politiche sulla formazione giudiziaria, la cooperazione giudiziaria, la divulgazione delle decisioni giudiziarie nazionali e gli strumenti di gestione delle conoscenze. Riveste particolare importanza che EURJTC abbia anche esaminato il ruolo dei tribunali e delle procedure giudiziarie nazionali, nell’intento di definire un’Europa giudiziaria, prestando particolare attenzione a temi sensibili non adeguatamente dibattuti. Un tempo, un argomento del genere si incentrava sulla preferenza tra la comunicazione verticale (tra tribunali europei e nazionali) e il coordinamento orizzontale (tra tribunali nazionali) Altri includevano l’esame di problemi di supremazia, sottovalutazione del dialogo informale e il ruolo trascurato dei giudici di livello inferiore. È stato degno di nota anche il problema dell’identificazione delle condizioni preliminari perché tribunali e giudici accettino e adempiano efficacemente al loro obbligo europeo di applicare la legge dell’UE e locale. I chiarimenti su tali questioni contribuiscono a definire una politica della giustizia dell’UE e promuovere l’armonizzazione delle prassi giudiziarie, con particolare utilità per coloro che redigono e attuano le politiche sulla formazione giudiziaria. I risultati del progetto potrebbero anche sostenere la formulazione di politiche a livello di direzioni generali dell’UE, ad esempio le DG Giustizia, DG Concorrenza e DG Ambiente. Dal progetto sono scaturiti vari documenti per conferenze e articoli, che saranno indubbiamente utili ai soggetti interessati per portare avanti ulteriormente la ricerca giudiziaria su scala paneuropea.

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