Ogni passo è importante: non statevene lì seduti! Un nuovo studio fornisce indicazioni sul numero di passi realmente necessari per compensare gli effetti nocivi esercitati dallo stare seduti. Salute © Valena Soraja Image/stock.adobe.com Il corpo umano è stato progettato per muoversi, ma i moderni progressi tecnologici e il mondo del lavoro ci portano a fare esattamente il contrario. In media, senza rendercene conto compiamo un numero di passi compreso tra i 3 000 e i 4 000 ogni giorno e, per farne più o meno 1 000 ad andatura regolare, occorrono circa 10 minuti. Ma quanti passi deve compiere un individuo per raccogliere i frutti della salute, anche se è un pigrone? Sino ad ora, le ricerche sul numero ideale di passi da effettuare non hanno tenuto conto delle persone che trascorrono molto tempo sedute. Qualche migliaio di passi al giorno toglie le malattie cardiovascolari di torno Secondo le conclusioni di una ricerca pubblicata sulla rivista «British Journal of Sports Medicine», più passi si fanno ogni giorno, minore diventa il rischio morire precocemente e di contrarre malattie cardiache, indipendentemente dal fatto che a casa o in ufficio si stia seduti tutto il giorno. «Nel caso delle persone con abitudini sedentarie per periodi di tempo eccessivi, non si tratta assolutamente di una carta “esci gratis di prigione”; tuttavia, emerge un importante messaggio relativo alla salute pubblica secondo cui qualsiasi tipo di movimento è importante, e le persone possono e devono cercare di compensare le conseguenze nocive della sedentarietà inevitabile aumentando il loro numero di passi giornalieri», ha commentato l’autore principale dello studio e ricercatore Matthew Ahmadi in un comunicato stampa. Un team di ricerca dell’Università di Sydney, in Australia, ha analizzato i dati di oltre 72 000 partecipanti alla biobanca del Regno Unito, un enorme database che contiene informazioni biologiche e mediche su 500 000 persone di età compresa tra i 40 e i 69 anni. Tutti i partecipanti hanno indossato per 7 giorni un rilevatore di movimento volto a misurare la loro attività fisica, da cui è risultato un conteggio medio dei passi giornalieri di poco superiore ai 6 200. I partecipanti che sono rientrati nel 5 % inferiore in termini di numero di passi compiuti al giorno ne hanno totalizzati di media 2 200. Il tempo medio di sedentarietà è stato di 10,6 ore giornaliere, un parametro grazie al quale il team di ricercatori ha considerato molto sedentarie le persone che trascorrevano sedute 10,5 ore o più al giorno. Di conseguenza, i soggetti che passavano meno tempo seduti sono stati considerati meno sedentari. Il numero magico I ricercatori hanno seguito gli esiti clinici legati a malattie cardiovascolari e morte dei partecipanti per circa 7 anni, un follow-up da cui hanno registrato 1 633 decessi e 6 190 eventi correlati alla salute del cuore, come infarti e ictus. I risultati hanno dimostrato che un numero giornaliero di passi compreso tra 9 000 e 10 000 riduce il rischio di morte precoce del 39% e quello di infarto del 21%. «Il conteggio dei passi è una misura tangibile e facilmente comprensibile dell’attività fisica che dispone del potenziale di aiutare le persone nella comunità, nonché gli operatori sanitari, a monitorare con precisione l’esercizio motorio», ha commentato Emmanuel Stamatakis, autore senior e docente. «Ci auguriamo che queste evidenze forniscano informazioni utili per elaborare la prima generazione di linee guida sull’attività fisica e sul comportamento sedentario basate su dispositivi, che dovrebbero includere raccomandazioni particolarmente rilevanti sulla quantità di passi compiuti quotidianamente.» «La soglia dei 10 000 è un ottimo obiettivo da porsi; tuttavia, anche se non si riesce a raggiungerlo, è importante ricordare che qualsiasi attività volta ad aumentare i passi giornalieri può contribuire a migliorare la salute e a ridurre il rischio di contrarre malattie», ha rivelato Ahmadi a «National Geographic». Parole chiave passo, passi giornalieri, camminare, malattia cardiaca, sedentario, cardiovascolare, infarto, ictus, attività fisica, stare seduti
