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SEDiment bioBARriers for Chlorinated Aliphatic Hydrocarbons in groundwater reaching surface water

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Il biorisanamento allevia l'inquinamento delle acque di superficie

I fautori di una ricerca europea hanno analizzato la possibilità di utilizzare microbi presenti naturalmente per la biodecontaminazione delle acque sotterranee, una fonte di agenti inquinanti di solventi organici nelle acque di superficie.

Cambiamento climatico e Ambiente icon Cambiamento climatico e Ambiente

Sebbene siano intercorrelate, le acque sotterranee e le acque di superficie sono spesso caratterizzate come risorse separate. Le acque di superficie filtrano attraverso il suolo diventando acque sotterranee. A loro volta, le acque sotterranee, che sono state studiate nell'ambito del progetto dell'UE Sedbarcah ("Sediment biobarriers for chlorinated aliphatic hydrocarbons in groundwater reaching surface water"), alimentano le risorse idriche di superficie. Gli scienziati si sono prefissati l'obiettivo di analizzare la possibilità che i sedimenti tra le acque di superficie e le acque sotterranee fungano da rifornimento per agenti di degrado biologico e fisico-chimico. In particolare, è stata analizzata la fonte biologica, ovvero una biobarriera naturale. Mediante l'utilizzo dell'azione dei microbi anaerobici presenti nei sedimenti a causa dell'eutrofizzazione, i fautori del progetto si sono prefissati l'obiettivo di far buon uso dei batteri. Allo scopo di raggiungere tale obiettivo, sono stati determinati il ruolo e le caratteristiche genetiche della comunità microbica che vive nel letto dei fiumi, mediante il monitoraggio dell'attività nei sedimenti del fiume Zenna in Belgio e del fiume Bělá nella Repubblica ceca. Il team del progetto si è concentrato nello specifico su un gruppo di agenti inquinanti, chiamati idrocarburi clorurati (CAH). Uno di essi, il percloroetilene (PCE), è un solvente organico molto diffuso utilizzato nelle puliture a secco e nei processi industriali. In condizioni anaerobiche, i CAH possono essere completamente ossidati ad anidride carbonica (CO2), acqua e cloro da parte dei microbi. L'iniziativa Sedbarcah era incentrata nello specifico sulla declorinazione dei batteri. Il passo successivo consisteva quindi nell'aumento delle attività di rimozione degli agenti inquinanti e nel sostegno di tali processi, nonché nello sviluppo di strumenti per l'analisi del degrado microbico in situ. Per aumentare il potenziale di biorisanamento della comunità, gli scienziati hanno analizzato gli effetti della modifica delle variabili quali i nutrienti e i donatori e i recettori di elettroni. La contaminazione delle acque di superficie con i CAH disciolti provenienti dalle attività di grassaggio industriale costituisce un problema importante in caso di comparsa a concentrazioni pericolose e cancerogene. Nell'ambito del progetto, sono stati raccolti dati preziosi per i sistemi di biorisanamento finalizzati alla decontaminazione dei sistemi che utilizzano le acque di superficie.

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