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Use of a Multidrug Pill In Reducing cv Events

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Una potente pillola multifarmaco per la malattia cardiovascolare

La malattia cardiovascolare (CVD) è una delle principali cause di mortalità a livello globale, e costa annualmente circa 192 miliardi di euro alle economie europee. La maggioranza dei pazienti affetti da CVD presenta sul lungo termine scarsa adesione al proprio regime di trattamento a causa di vari fattori quali complessità, minima intraprendenza dei medici e costi.

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Per riuscire a ridurre la pressione sanguigna sistolica (SBP) e i livelli di lipoproteine a bassa densità (LDL) nei pazienti con CVD bisogna superare le barriere delle lacune rispetto a compliance e trattamento. A tal fine in Europa e in India è stata avviata la sperimentazione clinica randomizzata in cieco UMPIRE ("Use of a multidrug pill in reducing cv events"), finanziata dall'UE. La sperimentazione ha arruolato 1 004 pazienti in Europa e 1 000 pazienti in India. Alcuni pazienti con CVD hanno ricevuto il dosaggio di una singola pillola con una combinazione a dose fissa (FDC) di diversi farmaci. La "polipillola" conteneva aspirina 75 mg, simvastatina 40 mg, lisinopril 10 mg e atenololo 50 mg o idroclorotiazide 12,5 mg. La compliance, la SBP e i livelli di LDL dei pazienti che assumevano la FDC sono stati confrontati con quelli dei pazienti che assumevano il tradizionale cocktail di farmaci. Malgrado la sottostima dell'adesione dei pazienti gli esiti della sperimentazione hanno rivelato che l'impiego delle FDC migliorava significativamente la compliance dei pazienti e riduceva efficacemente la SBP e i livelli di LDL. Le barriere all'adesione al trattamento quali la complessità di assunzione sono state superate con successo grazie alla fornitura a confezione singola, il prezzo ridotto, la semplificazione del dosaggio prescritto e del consumo. L'aumentata adesione dei pazienti bilanciava in modo dimostrabile il rischio di un controllo subottimale dei fattori di rischio, con un'importante riduzione rilevata nei livelli di colesterolo e pressione sanguigna. Questa sperimentazione randomizzata è stata la prima di questo genere a valutare l'utilizzo a lungo termine delle FDC su pazienti affetti da CVD. La strategia di trattamento FDC ridurrebbe anche i costi dei farmaci e dell'assistenza sanitaria in generale, aumentando così l'accettazione da parte dei pazienti. L'implementazione della strategia FDC nelle politiche sanitarie per il trattamento della CVD potrebbe migliorare l'accesso dei pazienti all'assistenza e ridurre le disuguaglianze di trattamento e i relativi costi sanitari anche nei paesi con scarse risorse. Infine gli outcome dei pazienti affetti da CVD, e la qualità della loro vita, miglioreranno considerevolmente con l'implementazione delle FDC.

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