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Contenuto archiviato il 2023-03-01

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Il Consiglio consultivo per l�aeronautica fissa una nuova agenda di ricerca per i prossimi vent'anni

Il 30 marzo scorso il Consiglio consultivo per la ricerca aeronautica in Europa (ACARE) ha lanciato una versione aggiornata dell�Agenda strategica di ricerca (ASR). Più dettagliata della precedente, guarda al futuro dell'aeronautica nei prossimi vent'anni e delinea quale sarà ...

Il 30 marzo scorso il Consiglio consultivo per la ricerca aeronautica in Europa (ACARE) ha lanciato una versione aggiornata dell�Agenda strategica di ricerca (ASR). Più dettagliata della precedente, guarda al futuro dell'aeronautica nei prossimi vent'anni e delinea quale sarà la tecnologia necessaria per raggiungere obiettivi ambiziosi in termini di tempi, costi, ambiente, sicurezza e rispetto del cliente. "Il traffico aereo odierno era stato concepito per un'altra epoca e non risponde in modo ottimale ai requisiti attuali", ha dichiarato Bengt Halse, direttore di ACARE ed ex direttore generale della SAAB. Servono tecnologie nuove per sostenere i cambiamenti necessari oggi - spiega il dottor Halse - ed è qui che entra in gioco l'Agenda strategica. L'attenzione dell'Agenda è rivolta a cinque concetti chiave di alto livello: - un sistema di trasporti aerei altamente orientato verso il cliente; - un sistema di trasporti aerei altamente efficiente in termini di tempo; - un sistema di trasporti aerei altamente efficiente in termini di costi; - un sistema di trasporti aerei estremamente ecologico; - un sistema di trasporti aerei con massimo livello di sicurezza. Il documento evidenzia quelle aree dove, per poter sviluppare questi sistemi, è necessaria maggiore ricerca. Fornisce altresì un'indicazione della rilevanza delle singole tecnologie, nonché una scala cronologica della sua importanza. ACARE sottolinea che nessun obiettivo ha priorità sugli altri, e che tecnologie sviluppate in funzione di una determinata priorità sono applicabili ad altre priorità. Diversi relatori intervenuti alla conferenza Aerodays, organizzata da ACARE a Bruxelles in Belgio, non hanno mancato di sottolineare che se si vogliono effettuare tali ricerche è necessario aumentare gli investimenti. I fondi dovranno provenire da programmi nazionali, comunitari e internazionali, oltre che dall'industria, ha affermato il dottor Halse. Non è più possibile sottrarsi a questa responsabilità contando sugli altri per colmare le carenze finanziarie. "È una strada ormai chiusa", ha concluso. Il Commissario europeo per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik ha voluto rassicurare il pubblico dell'ACARE promettendo di aumentare i fondi per la ricerca aeronautica nelle sue proposte per il Settimo programma quadro (7PQ). Intervistato dal Notiziario CORDIS circa la reale importanza del finanziamento pubblico nel settore aeronautico, anche in ragione del fatto che rappresenta una porzione minima, l'ex astronauta ed eurodeputato italiano Umberto Guidoni ha accennato alla ricerca di base. Se è vero che gli investimenti pubblici possono essere in misura sostanzialmente inferiore a quelli del settore privato, "sono tuttavia importanti per lo sviluppo di nuove tecnologie che non rientrano fra gli obiettivi immediati dell'industria", ha risposto il dottor Guidoni, "e possono finanziare una ricerca di base in grado di portare a innovazioni future". ACARE ha affrontato ogni aspetto dei trasporti aerei, compreso il controllo del traffico aereo e gli aeroporti, oltre ovviamente alla progettazione degli aeromobili. "La nostra libertà di crescere in quanto aeroporti dipende dagli avanzamenti tecnologici", ha dichiarato Stephen Hardwick, direttore degli affari pubblici della BBA (British Airports Authority). Riducendo l'inquinamento acustico e atmosferico si otterrà una migliore accettazione degli aeroporti da parte del pubblico, il che pertanto consentirà, nel lungo termine, alle compagnie aeree di usare non solo un maggior numero di velivoli, ma anche di più grandi dimensioni. Tuttavia, come ha sottolineato Billy Fredriksson dell'Università di Linköping, per sviluppare nuove tecnologie occorrono persone in grado di farlo. "Serve un sistema sostenibile capace di fornire personale con competenze specifiche" ha affermato il professor Fredriksson. "Oggi, per i giovani, vedere un aeroplano in volo non è più quell'esperienza eccitante di una volta. Occorre trovare qualcosa di nuovo e di eccitante in grado di attirarli". Il compito di presentare i passi successivi da compiere è toccato a Walter Kröll, già direttore di ACARE e oggi presidente dell'associazione Helmholtz. L�agenda strategica di ricerca da sola non basta", ha dichiarato. "Occorre agire, e questo spetta a tutte le parti in causa. È loro compito ascoltare e tradurre le richieste in programmi di lavoro coordinati. ACARE ha aperto la strada: tocca ora alle parti interessate proseguire".

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