CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS

Nest building in birds: cognitive, neural and molecular basis of an overlooked behaviour

Article Category

Article available in the following languages:

Approfondire le basi neurochimiche della costruzione del nido

I ricercatori stanno iniziando a comprendere i legami esistenti tra l’attività cerebrale e la costruzione del nido negli uccelli.

Ricerca di base icon Ricerca di base

La costruzione del nido da parte degli uccelli è un comportamento straordinario, che non comprendiamo ancora in modo esaustivo. Tuttavia, per noi è chiaramente più che impressionante: una «buona» costruzione del nido, infatti, si correla al successo della riproduzione per la maggior parte degli uccelli. In base a quanto dimostrato da ricerche precedenti, con l’aumentare della complessità del nido incrementa anche la forma del cervelletto, una piccola striscia di materia grigia situata nella parte posteriore del cervello. Tuttavia, l’esatta relazione che intercorre tra neurobiologia e comportamento di costruzione del nido è tuttora sfuggente, così come la nostra comprensione delle influenze ormonali su tale processo. «Il mio gruppo di ricerca ha dimostrato che le dimensioni e il grado di ripiegamento del cervelletto sono associati alla complessità del nido costruito dalle diverse specie», spiega Susan Healy, direttrice del Centro per la diversità biologica dell’Università di St Andrews e coordinatrice del progetto NEURONESt. Nell’ambito del progetto NEURONESt, finanziato dall’UE e intrapreso con il sostegno del programma di azioni Marie Skłodowska-Curie, Healy e il suo team hanno iniziato a svelare ulteriori collegamenti tra il cervello degli uccelli e la costruzione del nido, concentrando l’attenzione sulla comprensione del punto esatto del cervello in cui si verifica l’attività di costruzione, nonché sull’eventualità che essa dipenda dal sesso e sulle tipologie di ormoni coinvolti nel processo. «La correlazione tra sesso e costruzione del nido è il nostro principale oggetto di studio», afferma Healy. «Le modalità attraverso cui questa attività viene regolata dagli ormoni non sono chiare.»

Manipolare gli ormoni sessuali

I ricercatori hanno organizzato un gruppo di diamanti mandarini in 32 coppie riproduttive, manipolando così implicitamente i loro ormoni, per poi prelevare campioni di sangue in diverse fasi, dal corteggiamento fino al termine della costruzione del nido. Il corteggiamento ha indotto un aumento del testosterone che si è protratto sino alla fine del comportamento di costruzione. «Il risultato più importante del progetto è la scoperta che il testosterone, l’ormone alla base del corteggiamento maschile e della difesa territoriale, rimane elevato nei maschi di diamante mandarino sino alla fine della costruzione del nido», osserva Healy. «Ciò suggerisce che è necessario sia per stimolare che per mantenere la costruzione solo nei maschi. Nelle specie in cui il costruttore è la femmina, invece, potremmo aspettarci che gli estrogeni in qualche forma seguano un percorso temporale analogo.»

Risoluzione di problemi e utilizzo di strumenti

Mediante il progetto, il team ha anche raccolto dati sulla capacità di risoluzione dei problemi dei diamanti mandarini, che potrebbe essere correlata alla costruzione del nido. Negli esperimenti effettuati, gli uccelli dovevano aprire contenitori o tirare dei bastoncini per ottenere del cibo. I dati sono ancora in fase di analisi, ma consentiranno ai ricercatori di esaminare le modalità con cui costruzione del nido e risoluzione dei problemi (quali indicatori dell’utilizzo di strumenti) possano essere correlati. «I ricercatori impegnati nello studio dell’utilizzo degli strumenti suggeriscono che la costruzione del nido sia un comportamento completamente diverso, nonostante le molteplici somiglianze apparenti, come la scelta e la manipolazione dei materiali», afferma Healy. «Uno dei nostri interrogativi riguarda il fatto se l’esperienza nella costruzione del nido influisca o meno sulla capacità di un uccello di risolvere altri problemi fisici.»

Inquinanti ambientali

La ricerca svolta dal team potrebbe inoltre contribuire a scoprire alcuni dei legami tra gli inquinanti ambientali e la funzione cerebrale degli uccelli, nonché il modo in cui ciò influisce sulla loro riproduzione e sulla relativa forma fisica. «Ora disponiamo di una borsa di studio grazie alla quale intendiamo manipolare gli steroidi sessuali per verificarne l’effetto sulla costruzione del nido», osserva Healy. «Questi dati ci daranno un’idea del possibile ruolo svolto dagli inquinanti ambientali in questa fase fondamentale della riproduzione aviaria.» Il laboratorio di Healy indagherà anche su diversi altri aspetti, tra cui il modo in cui gli ormoni determinano l’identità di un costruttore di nidi, l’energetica della costruzione del nido e l’eventualità che, in alcune specie, il comportamento di costruzione e le strutture costruite dagli uccelli siano il prodotto di una trasmissione culturale.

Parole chiave

NEURONESt, costruzione del nido, problema, risoluzione, strumento, cibo, inquinanti ambientali, complessità

Scopri altri articoli nello stesso settore di applicazione