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I - Ristrutturare il patrimonio edilizio europeo

Le case, gli uffici, le scuole, gli ospedali, le biblioteche e gli altri edifici europei sono i maggiori consumatori di energia del continente. Il patrimonio edilizio europeo è anche uno dei maggiori emittenti di anidride carbonica, responsabile del 36 % di tutte le emissioni di gas a effetto serra. Pertanto, il percorso verso la neutralità climatica deve iniziare con edifici efficienti dal punto di vista energetico.

La maggior parte degli edifici europei risale al boom edilizio del dopoguerra, quindi non sono solo vecchi, ma anche gravemente inefficienti. Anche il loro tasso di ristrutturazione è estremamente lento: si stima che il 75 % degli edifici esistenti nel 2050 sarà ancora energeticamente inefficiente. La buona notizia è che questi edifici dispendiosi possono essere resi efficienti dal punto di vista energetico. L’ondata di ristrutturazioni dell’UE intende raddoppiare i tassi annuali di ristrutturazione energetica, con l’obiettivo di ristrutturare 35 milioni di edifici entro il 2030. Molti cittadini europei sono disposti a effettuare ristrutturazioni energetiche, ma possono essere scoraggiati dai costi iniziali. Qui, il progetto LIFE Giga Regio Factory sta sviluppando una serie di soluzioni pronte all’uso per aiutare i proprietari di casa a realizzare interventi di riqualificazione energetica a basso costo. Per chi vive in aree soggette a terremoti, il progetto e-SAFE combina la riqualificazione energetica con l’adeguamento sismico.

Oltre i mattoni e la malta

Le ristrutturazioni delle case per aumentare l’efficienza energetica hanno il potenziale per ridurre il consumo di energia, diminuire le emissioni, ridurre la dipendenza dell’Europa dal gas estero e accelerare la transizione verso l’energia pulita. Possono inoltre contribuire a ridurre le bollette energetiche delle famiglie, a ridurre il rischio di povertà energetica e a migliorare la qualità della vita e la felicità generale dei residenti. Il progetto SmartEnCity utilizza l’isolamento e un pizzico di creatività per trasformare condomini datati e scialbi in abitazioni dinamiche ed efficienti dal punto di vista energetico. Per affrontare il problema dell’impronta di carbonio del patrimonio edilizio non basta rendere gli edifici stessi più efficienti dal punto di vista energetico. Anche l’intero ciclo di vita dell’edificio, dalla costruzione alla demolizione, deve essere reso efficiente. Per questo motivo il progetto CO2NSTRUCT sta sviluppando strumenti e modelli per valutare non solo l’impatto ambientale dei materiali da costruzione, ma anche il loro potenziale circolare. Contribuendo ad aumentare il tasso di ristrutturazioni ad alta efficienza energetica, progetti come quelli evidenziati in questo capitolo stanno riducendo in modo sostanziale l’impronta energetica totale del parco edifici. Così facendo, stanno mantenendo l’Europa sulla strada giusta per diventare il primo continente al mondo a zero emissioni di carbonio.

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