Potenziare la biodiversità del suolo per migliorare la resa, la sostenibilità e la redditività delle colture
Gli ecosistemi agricoli, che comprendono una moltitudine di organismi tra cui lombrichi, nematodi e microrganismi, funzionano spesso in modo da proteggere le piante da parassiti e malattie e incentivarne la crescita. Ciononostante, la biodiversità del suolo in Europa è minacciata e, al contempo, i sistemi alimentari in questo continente sono sempre più sotto pressione al fine di produrre per soddisfare le esigenze di una popolazione in crescita, a fronte dei cambiamenti climatici e di altre sfide. Il progetto SoildiverAgro(si apre in una nuova finestra), finanziato dall’UE, si è proposto di sviluppare pratiche di gestione delle colture e sistemi di coltivazione innovativi per garantire la sostenibilità dell’agricoltura europea, con l’obiettivo di sfruttare e migliorare la biodiversità del suolo in maniera da promuovere la crescita delle piante e aumentare la resilienza, riducendo al tempo stesso la necessità di input esterni come acqua, pesticidi e fertilizzanti.
Sfruttare i microrganismi per una gestione strategica delle colture
Per individuare soluzioni pratiche, SoildiverAgro ha messo in atto 15 casi di studio(si apre in una nuova finestra) in sei aree geografiche, ciascuna caratterizzata da un tipo di suolo e condizioni climatiche relativamente omogenei (zone pedoclimatiche). I casi di studio si sono incentrati sulle colture di patate e grano in monocoltura e su sistemi di coltivazione diversificati, in cui le pratiche di gestione delle colture venivano adattate alle condizioni locali. In un caso di studio, il progetto ha studiato l’integrazione nella coltivazione della patata di biostimolanti basati su batteri del suolo associati alle radici (rizobatteri promotori della crescita delle piante) e di funghi del suolo che invece non vi erano associati (funghi non micorrizici). Secondo David Fernández Calviño, coordinatore del progetto e ricercatore presso l’Università di Vigo(si apre in una nuova finestra): «I biostimolanti a base di microbi hanno permesso di ridurre gli input chimici e sintetici incrementando contemporaneamente la biodiversità del suolo, il che ha determinato un miglioramento della fertilità del terreno e della qualità delle patate prodotte e una diminuzione dell’abbondanza di parassiti e dell’incidenza di malattie.» Inoltre, questa soluzione ha permesso di ridurre le emissioni di CO2 del 40% mantenendo simultaneamente le rese delle colture e le prestazioni economiche. In un altro caso di studio, l’introduzione di funghi micorrizici nella coltivazione delle patate ha potenziato la biodiversità del suolo, migliorandone la fertilità e la struttura; di conseguenza, la produttività delle patate e i profitti degli agricoltori sono aumentati, mentre l’inquinamento dell’acqua e del suolo è diminuito grazie alla minore necessità di avvalersi della fertilizzazione esterna.
Gli strumenti digitali sostengono l’applicazione di approcci che rafforzano la biodiversità
Per valutare l’efficacia delle pratiche di gestione delle colture e dei sistemi di coltivazione in relazione alla loro capacità di potenziare la biodiversità del suolo, SoildiverAgro ha richiesto metodologie standardizzate per la valutazione e il monitoraggio di tale biodiversità. Al fine di rispondere a questa esigenza non soddisfatta, il progetto si è avvalso dello sviluppo di uno strumento predittivo volto a stimare un’ampia gamma di parametri relativi alla biodiversità del suolo che può essere utilizzato dagli Stati membri dell’UE in qualità di metodo efficace dal punto di vista dei costi per rispettare quanto richiesto dalla proposta di direttiva sul monitoraggio del suolo dell’UE, che punta a far sì che tutti i terreni dell’UE siano sani entro il 2050. Lo strumento, che utilizza la spettroscopia a infrarossi e semplici parametri climatici (precipitazioni e temperatura) e pedologici (pH, materia organica e tessitura), si è rivelato prezioso per chiarire le relazioni tra la biodiversità del suolo (organismi specifici) e la fornitura di servizi ecosistemici in Europa. SoildiverAgro ha inoltre sviluppato uno strumento di ausilio alle decisioni(si apre in una nuova finestra) che integra le pratiche di gestione delle colture di grano nelle capacità predittive. «Utilizzando modelli di apprendimento automatico sviluppati a partire dai dati del progetto, lo strumento permette di stimare la produzione delle colture e la biodiversità genetica di batteri, funghi e nematodi», spiega Fernández Calviño. La soluzione fornisce stime della produzione di grano e degli indici di biodiversità del suolo sulla base di variabili climatiche e pedologiche facilmente accessibili, aiutando gli agricoltori a identificare metodi naturali per incrementare la biodiversità genetica del loro suolo.
Strategie di gestione delle colture basate sulla biodiversità del suolo
«Abbiamo trovato un’ampia gamma di pratiche di gestione delle colture adattate alle condizioni locali per la patata e il grano che dispongono di un alto potenziale di riduzione degli input esterni, di aumento della biodiversità del suolo e di redditività per gli agricoltori», riassume Fernández Calviño. Le migliori sono riassunte nelle linee guida sulle migliori pratiche(si apre in una nuova finestra) di SoildiverAgro, mentre un libro bianco contenente raccomandazioni politiche dovrebbe facilitare la loro adozione accelerata. Il progetto ha dimostrato che l’utilizzo e il miglioramento della biodiversità del suolo potrebbe costituire la chiave per garantire un’agricoltura più sostenibile, migliorando al contempo la stabilità e la resilienza dei sistemi alimentari europei. Gli strumenti, le linee guida sulle migliori pratiche e le raccomandazioni politiche del progetto sosterranno la «strategia dell’UE per il suolo per il 2030» e la proposta di «direttiva sul monitoraggio del suolo», contribuendo alla salute dei terreni a vantaggio di persone, cibo, natura e clima.