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Engine and turbine combustion of bioliquids for combined heat and power production

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Sfruttare i carburanti sostenibili per elettricità in più

Lo sfruttamento del calore disperso dalla produzione di elettricità aumenta incredibilmente l'efficienza. Il finanziamento dell'UE ha permesso agli scienziati di sviluppare nuovi concetti di motori e biocarburanti per rendere il processo ancora più allettante.

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L'UE ha posto mete ambiziose per sviluppare forme alternative di energia al fine di ridurre le emissioni aumentando contemporaneamente l'affidabilità e la sicurezza della propria fornitura energetica. La cogenerazione (CHP) utilizza grandi quantità di calore disperso rilasciato dalla produzione di elettricità da vari carburanti, permettendo un'efficienza generale in eccesso dell'80 %. Finora la realizzazione di sistemi CHP su piccola scala per la trasformazione diretta di biomassa in elettricità è stata limitata principalmente dalla qualità e disponibilità di biomassa e dalla ridotta densità energetica di quest'ultima. Scienziati hanno avviato il progetto BIOLIQUIDS-CHP ("Engine and turbine combustion of bioliquids for combined heat and power production") per sfruttare i benefici della conversione della biomassa solida in bioliquidi. Per raggiungere questo obiettivo hanno dovuto adattare motori e turbine affinché funzionassero efficacemente con diversi bioliquidi, incluso l'olio pirolitico. Contemporaneamente hanno potenziato i bioliquidi per migliorarne le proprietà di combustione. I ricercatori hanno selezionato quattro motori come studi di caso. Hanno modificato un motore a combustione interna (MCI) per ottenere elementi del motore resistenti all' olio pirolitico. Il motore diesel ha funzionato per 40 ore alimentato da olio pirolitico puro, senza sostituzione della pompa carburante né dell'iniettore, e nessun effetto significativo sulle emissioni dei gas di combustione. Un'ampia ricerca sui catalizzatori ha portato a un impianto CHP funzionante con l'impiego di un secondo MCI con un generatore, sistema di pulizia dei gas di scarico, unità termica e sistema di controllo con microprocessore. L'attività con il motore a combustione esterna ha avuto come risultato un eccezionale nuovo motore termico compatibile con qualsiasi fonte termica, e in grado di coprire un intervallo di temperatura dai 50 ai 1 000 gradi Celsius. Il progetto modificato della microturbina a gas (MGT) ha permesso una riduzione delle emissioni dei gas di combustione grazie all'impiego di biodiesel e olio vegetale. Gli scienziati sono anche riusciti a sviluppare miscele ternarie di olio pirolitico, biodiesel e alcol: per questo processo di miscelazione è stata fatta richiesta di brevetto. Inoltre la produzione di emulsioni da pirolisi veloce con biodiesel si è dimostrata efficace, ed è stata conseguentemente potenziata. I risultati di BIOLIQUIDS-CHP avranno con grande probabilità un impatto di grande portata su carburanti, componenti dei motori e sui motori stessi. In generale ci si aspetta che i risultati del progetto favoriscano la penetrazione del mercato da parte delle unità CHP aiutando così l'UE a raggiungere gli obiettivi energetici a cui aspira.

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