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Hydrologic Extremes at the Global Scale: teleconnections, extreme-rich/poor periods, climate drivers and predictability

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Una serie di strumenti per analizzare e affrontare gli eventi idroclimatici estremi

Con l’obiettivo di esplorare ulteriormente gli estremi idrologici, il progetto HEGS, finanziato dall’UE, ha sviluppato un quadro innovativo per la previsione e azione tempestiva nei loro confronti.

La gestione dei rischi idroclimatici, quali inondazioni, precipitazioni intense e siccità, è una problematica fondamentale, dal momento che tali fenomeni possono essere letali e sono economicamente dannosi. Per migliorare la prontezza e la reazione ai pericoli e per adattare la progettazione, la sicurezza e il finanziamento alle condizioni ambientali in continua evoluzione, è necessario rispondere a una serie di domande. Il ciclo idrologico si sta evolvendo a livello regionale in presenza di cambiamenti climatici e ambientali? In che modo gli estremi si collegano a distanza tra loro e con altri fattori? In che modo si verificano i periodi ricchi di inondazioni e di siccità? Si stanno trasformando? E nel caso, perché? Supportato dal programma di azioni Marie Skłodowska-Curie, il progetto HEGS(si apre in una nuova finestra) ha tentato di rispondere a queste domande sviluppando un approccio metodologico per creare strumenti innovativi per la previsione e azione tempestiva verso gli estremi.

Imparare dalla storia del ciclo dell’acqua

I ricercatori hanno eseguito un’analisi su scala globale di dati sulle inondazioni e sulle forti precipitazioni che abbracciano gli ultimi 100 anni. Altri casi di studio condotti durante il progetto comprendono un’analisi del co-manifestarsi di condizioni calde e secche predisponenti il propagarsi di incendi in Australia(si apre in una nuova finestra) e una ricostruzione delle probabilità di inondazione in Francia(si apre in una nuova finestra) nel corso di un periodo di 311 anni osservando i segni di inondazione storici presenti sugli edifici. «Per contro, la maggior parte degli studi esistenti si limita a un periodo di circa 60 anni in quanto i metodi statistici che utilizzano non possono far fronte alla disponibilità di dati in forte calo prima degli anni ’50», spiega Benjamin Renard, coordinatore del progetto. Questa conoscenza è stata utilizzata per realizzare una ricostruzione di 180 anni(si apre in una nuova finestra) delle probabilità di inondazioni e forti precipitazioni su scala globale. «La caratterizzazione della passata variabilità è necessaria per valutare e vincolare proiezioni future basate su modelli climatici globali e, a loro volta, per derivare strategie di adattamento rilevanti», specifica Renard.

Trasformare i dati statistici idroclimatici in uno strumento probabilistico

HEGS è riuscito a sviluppare un quadro statistico generale, denominato STooDs(si apre in una nuova finestra), per descrivere come i dati ambientali variano nello spazio, nel tempo o in altre dimensioni. Il quadro metodologico HEGS manifesta un grande potenziale per indurre nuovi progressi in idrologia e non solo, ad esempio analizzando altre variabili quali siccità o il verificarsi combinato di siccità, ondate di caldo e venti estremi che creano il pericolo di incendi boschivi.

Gestire l’intervento umano nelle risorse idriche

Una questione particolare che il progetto ha dovuto affrontare è stata la selezione di dati adeguati per lo studio. «I dati sulle portate sono particolarmente complicati perché molti bacini fluviali sono regolati (da grandi dighe, ad esempio). I dati provenienti da tali bacini non dovrebbero essere utilizzati in questo progetto perché la regolamentazione modifica pesantemente la relazione naturale tra portata e clima che stiamo cercando di comprendere», osserva Renard. Purtroppo, una serie di dati su scala globale sulla portata limitata ai bacini fluviali naturali vicini non esiste ancora. «Abbiamo affrontato questo problema con varie analisi volte ad escludere le serie di portate che potrebbero essere correlate a bacini regolamentati. Auspichiamo ulteriori https://www.ceh.ac.uk/our-science/projects/robin (iniziative in questa direzione)», aggiunge Renard. Per fornire al pubblico una migliore comprensione della variabilità idroclimatica e del cambiamento, HEGS ha utilizzato tecniche di visualizzazione e sonificazione per esaminare i dati idroclimatici da una diversa angolazione. È possibile trovare le realizzazioni sul blog del progetto(si apre in una nuova finestra) e in app, quali Hydrological Soundscapes(si apre in una nuova finestra) e Au-son-des-rivieres(si apre in una nuova finestra).

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