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Biocarburanti: da rifiuti a energia

L’impiego della biomassa come fonte energetica è particolarmente sofisticato poiché prende i rifiuti che spesso sono problematici da smaltire e li scompone per ottenere il gas da utilizzare poi come carburante. Questo episodio analizza in che modo i biocarburanti possono aiutarci a raggiungere gli obiettivi di riduzione dei gas a effetto serra.

Il rapporto delle Nazioni Unite(si apre in una nuova finestra), pubblicato a marzo 2023, non lascia spazio a dubbi: «In questo decennio, si dimostra fondamentale un’azione accelerata volta all’adattamento ai cambiamenti climatici per colmare il divario tra l’adattamento attuale e ciò che è ancora necessario fare. Nel frattempo, mantenere il riscaldamento a 1,5 °C al di sopra dei livelli pre-industriali richiede riduzioni forti, rapide e sostenute delle emissioni di gas a effetto serra in tutti i settori. Le emissioni dovrebbero essere già diminuite e dovranno almeno dimezzarsi entro il 2030, se si intende limitare il riscaldamento a 1,5 °C.» Oggi, diamo uno sguardo ai biocarburanti e al loro ruolo nel contribuire a raggiungere tali traguardi. Un biocarburante è un carburate che deriva dalla biomassa. Le biomasse, spesso prodotte come rifiuti organici di altri processi, possono a loro volta essere difficili da smaltire, finendo quindi in discarica o incenerite. Ci troviamo qui in compagnia di tre persone coinvolte in progetti sostenuti dall’UE che ci illustreranno come è possibile utilizzarle, come si può farlo e quali risultati si ottengono: Yeray Asensio(si apre in una nuova finestra) del reparto di innovazione e tecnologia della società di gestione delle acque, Aqualia(si apre in una nuova finestra), con sede in Spagna. La sua specializzazione risiede nel trattamento delle acque reflue, nella generazione di bioenergia e nell’uso dei fanghi di depurazione tramite tecnologie bio-elettrochimiche ed elettrochimiche adottate nel corso del progetto SCALIBUR. Cristina González(si apre in una nuova finestra) è responsabile dell’unità di Biotecnologie dell’Istituto di studi avanzati di Madrid(si apre in una nuova finestra). Nutre un interesse particolare per il recupero del carbonio dai rifiuti al fine di creare prodotti biochimici e biocarburanti utilizzando le alghe. González è alla guida del progetto PRODIGIO. Infine, il coordinatore del progetto BioFuel Fab, Petteri Salonen(si apre in una nuova finestra), è l’amministratore delegato di Finrenes(si apre in una nuova finestra), azienda finlandese che si occupa di trasformare i rifiuti di fibre lignee e vegetali in biometano e pellet di combustibile.

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Saremo lieti di leggere tutti i commenti che vorrete sottoporci. Inviateci pareri, domande o suggerimenti all’indirizzo e-mail abituale: editorial@cordis.europa.eu.

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