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Cultura: il passato svela i suoi segreti

Osservare il nostro patrimonio culturale da un’angolazione diversa sta rivelando nuove informazioni.

Ridare vita al nostro passato

Vediamo manufatti culturali, ascoltiamo musica composta secoli fa e, se siamo fortunati, riusciamo a maneggiare pezzi creati da artigiani dimenticati da tempo. Ma se si riuscisse a far rivivere l’odore di una scena storica, o a ricreare un oggetto non più prodotto? Quando ricorriamo ai manoscritti antichi per comprendere il passato, ci siamo sempre concentrati su ciò che era scritto sulla pergamena e sulla cartapecora. Ma cosa può dirci il materiale stesso sulla vita degli animali che hanno rinunciato alla loro pelle e delle persone che li hanno accuditi? Non c’è esplorazione del passato senza i manufatti stessi, quindi oggi valuteremo anche come preservare e proteggere gli edifici storici dalla minaccia di danni da terremoti e vibrazioni. La sola Italia ha 818 monumenti e siti registrati che sono minacciati da eventi meteorologici estremi, dall’attività sismica del paese e da altri fattori ambientali. Pertanto, è fondamentale anticipare i danni e individuare i punti in cui le strutture sono state minate. Dall’effimero all’imponente, in che modo i nostri tre ospiti hanno dato nuova voce ai manufatti che arricchiscono la nostra vita? Ad esplorare queste nuove strade con l’aiuto dei finanziamenti dell’UE sono: Inger Leemans(si apre in una nuova finestra), professoressa di Storia culturale presso VU Amsterdam(si apre in una nuova finestra) e ricercatrice presso la Accademia reale delle arti e delle scienze dei Paesi Bassi(si apre in una nuova finestra). La sua ricerca sui paesaggi olfattivi del passato è stata esaminata nel progetto ODEUROPA. Leemans si impegna con passione a rendere la sua ricerca accessibile a tutti. Matthew Collins(si apre in una nuova finestra) è un membro delle Accademie reali danese(si apre in una nuova finestra) e svedese(si apre in una nuova finestra), e presidente della sezione di archeologia della British Academy(si apre in una nuova finestra). È titolare di cattedre presso le università di Cambridge(si apre in una nuova finestra) e Copenaghen(si apre in una nuova finestra). Attraverso il progetto Beasts 2 Craft, Collins ha esplorato i modi in cui l’archeologia può prendere in prestito strumenti dalla biologia per esaminare manufatti e tessuti antichi, dalle conchiglie e le ossa alle pergamene e ai vasi. Michela Rossi(si apre in una nuova finestra) è responsabile scientifico di progetto presso il Centro comune di ricerca(si apre in una nuova finestra) (JRC) della Commissione europea. Il progetto STRETCH ha esaminato la valutazione della sicurezza strutturale degli edifici storici, l’adeguamento sismico ed energetico degli edifici esistenti, il monitoraggio della salute strutturale e la fabbricazione digitale.

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