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L’intelligenza artificiale porta l’assistenza sanitaria ai confini del domani

Gli strumenti sviluppati dal progetto AI-SPRINT aiutano i ricercatori del settore sanitario a integrare la potenza dei dati nella cura dei pazienti.

L’intelligenza artificiale (IA) ha il potenziale per avere un grande impatto sulle scienze della vita, in particolare sulla sanità. Ma per realizzare questo potenziale occorrono dati, e tanti. Per ottenere questi dati, gli sviluppatori devono essere disposti a spingersi fino ai confini. «I vantaggi dell’IA deriveranno in gran parte dall’utilizzo di risorse informatiche che si trovano alla periferia della rete, dove viene prodotta la fonte dei dati», spiega Danilo Ardagna(si apre in una nuova finestra), professore associato presso Politecnico di Milano(si apre in una nuova finestra). È qui che entra in gioco l’edge computing. A differenza del cloud computing tradizionale, in cui i dati vengono inviati a un centro dati remoto per l’elaborazione, l’edge computing è una struttura distribuita che porta la potenza di elaborazione e l’archiviazione dei dati più vicino alla fonte dei dati, in genere vicino ai dispositivi finali che li generano e li consumano. «Il vantaggio dell’elaborazione dei dati a livello locale è che riduce la latenza, migliora le prestazioni delle applicazioni e consente di ottenere informazioni in tempo reale», spiega l’autore.

Supporto allo sviluppo di applicazioni IA

Ad aiutare aziende e ricercatori a sfruttare appieno questi vantaggi è il progetto AI-SPRINT(si apre in una nuova finestra), finanziato dall’UE. «Il nostro obiettivo è democratizzare l’accesso alle tecnologie IA semplificando e accelerando lo sviluppo di applicazioni di intelligenza artificiale attraverso l’edge computing», aggiunge il ricercatore, che ha coordinato il progetto. Il cuore del progetto è costituito da una suite di strumenti innovativi progettati per supportare lo sviluppo di applicazioni di intelligenza artificiale, oltre a garantirne l’esecuzione, assicurare una facile distribuzione e ottimizzare la gestione del tempo di esecuzione. «Questi strumenti sono unici in quanto consentono di ottenere prestazioni, efficienza energetica e precisione dei modelli di IA, fornendo al contempo garanzie di sicurezza e privacy», osserva.

Strumenti di intelligenza artificiale nelle scienze della vita

Oltre a progettare gli strumenti di intelligenza artificiale, il progetto li ha anche applicati a diversi casi d’uso, anche nel campo delle scienze della vita. Ad esempio, il Dipartimento di scienze della vita del Barcelona Supercomputing Center(si apre in una nuova finestra) (BSC) ha integrato la tecnologia di AI-SPRINT per creare modelli di intelligenza artificiale per la valutazione del rischio di ictus utilizzando i dati dei sensori e le informazioni sullo stile di vita. In particolare, il BSC ha utilizzato le soluzioni AI-SPRINT per salvaguardare i dati sanitari sensibili e ottimizzare i modelli di previsione del rischio. «Il nostro framework unico non solo consente l’incorporazione di dispositivi indossabili e mobili nell’assistenza sanitaria, ma garantisce che questi dispositivi possano sfruttare l’intelligenza artificiale per fornire preziose informazioni sulla cura del paziente», osserva il ricercatore. Il caso d’uso del BSC per l’assistenza sanitaria personalizzata ha avuto un tale successo che è stata creata una società spin-off(si apre in una nuova finestra) per promuovere l’uso della sua applicazione per la valutazione del rischio di ictus. Da allora l’azienda ha raccolto quasi 700 000 euro di finanziamenti. Il BSC ha inoltre collaborato con il Centro di ricerca sull’ictus di Sant Pau a Barcellona per sviluppare una soluzione più avanzata per la prevenzione del rischio che includa dati multi-omici.

L’intelligenza artificiale e l’edge computing rivoluzionano l’assistenza sanitaria

Un risultato inaspettato del progetto è stato l’utilizzo da parte del BSC dei modelli AI-SPRINT per acquisire i dati dell’elettrocardiogramma (ECG) dei pazienti che partecipavano a uno studio condotto dal Ospedale Maggiore di Niguarda di Milano(si apre in una nuova finestra). Dopo il completamento dello studio, i medici partecipanti hanno identificato un paziente con importanti problemi cardiovascolari e cardiaci. Questo intervento tempestivo, reso possibile grazie all’uso di modelli di intelligenza artificiale, ha permesso di avviare ulteriori analisi e trattamenti, mitigando così le potenziali complicazioni per la salute. «Questo è solo un esempio di come l’intelligenza artificiale e l’edge computing rivoluzioneranno la ricerca sanitaria e l’assistenza ai pazienti, e AI-SPRINT è orgoglioso di aver contribuito con alcuni degli strumenti che stanno rendendo possibile questa rivoluzione», conclude Ardagna.

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