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Clinical Continuity by Integrated Care

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Integrare l'assistenza domiciliare per i pazienti anziani fragili

Ricercatori europei stanno studiando a fondo aree problematiche relative all'erogazione continuativa dei servizi sanitari: problemi che spesso si creano a seguito della dimissione ospedaliera a causa dei sistemi frammentari di assistenza. Il centro dello studio era l'assistenza domiciliare integrata per i pazienti anziani fisicamente fragili.

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Con l'obiettivo di eseguire una valutazione generale basata sull'evidenza dell'assistenza domiciliare integrata (ADI) in termini di valutazione delle tecnologie sanitarie (HTA), il progetto 'Clinical continuity by integrated care' (HOMECARE) si è concentrato sui pazienti con ictus, insufficienza cardiaca e broncopneumopatia cronica ostruttiva. L'HTA, basata su guide pratiche per ognuna delle condizioni croniche selezionate, è stata sviluppata da gruppi di esperti internazionali che rappresentavano ogni singola condizione. L'iniziativa finanziata dall'UE includeva sperimentazioni cliniche ed esperimenti piloti con attrezzature per l'assistenza a distanza. I partner del progetto hanno sviluppato e documentato nuovi percorsi di dimissione per pazienti somatici anziani fragili e per ognuna delle tre condizioni croniche studiate. I ricercatori propongono che questi percorsi vengano seguiti parallelamente al coordinamento svolto dai medici generici. Il progetto HOMECARE ha identificato una serie di condizioni fondamentali per l'implementazione dell'ADI. In primo luogo I valori psicologici dei pazienti e l'ambiente domestico sono il fulcro dell'efficacia organizzativa dell'ADI. Secondariamente l'ADI deve essere fornita da un team specializzato a livello multidisciplinare. In terzo luogo l'organizzazione e le possibilità economiche devono necessariamente essere adattate al sistema sanitario locale. Infine il "paziente-centrismo" clinico integrato deve essere equilibrato all'economia dell'ADI. Confrontando l'ADI alla cura ospedaliera tradizionale, lo studio finanziato dall'UE ha prima revisionato la base cognitiva esistente sull'ADI per I pazienti con ictus, insufficienza cardiaca e broncopneumopatia cronica ostruttiva. I ricercatori hanno integrato tali conoscenze grazie a nuove indagini e sperimentazioni di progetto. Hanno poi lavorato per sviluppare linee guida pratiche sui servizi di ADI inerenti alle tre condizioni croniche studiate. Le guide pratiche servono da materiale guida per I team locali di assistenza sanitaria che progettano di realizzare servizi di ADI, e hanno contribuito a generare input fondamentali per l'HTA finale. Con studi svolti in paesi di tutta Europa, inclusi Polonia, Portogallo, Svezia, Danimarca e Paesi Bassi, I risultati del progetto HOMECARE evidenziano l'efficacia e il potenziale dell'ADI per I pazienti affetti da ictus, insufficienza cardiaca e broncopneumopatia cronica ostruttiva. Ciò è supportato in termini di efficacia clinica, valutazione economica sanitaria, importanza dei pazienti e dei responsabili dell'assistenza, e prospettive organizzative. Per I pazienti e I fornitori di assistenza sanitaria l'ADI rappresenta una solida alternativa all'assistenza ospedaliera tradizionale, anche in considerazione dei risparmi netti per la società.

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