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Il Consiglio "Ricerca" raggiunge un accordo politico sul 6PQ

Il Consiglio "Ricerca" ha raggiunto, il 10 dicembre, un accordo politico sulle proposte della Commissione per il sesto programma quadro (6PQ), arrivando ad un compromesso riguardo agli stanziamenti per le priorità tematiche e definendo un ruolo più chiaro per il Centro comune ...

Il Consiglio "Ricerca" ha raggiunto, il 10 dicembre, un accordo politico sulle proposte della Commissione per il sesto programma quadro (6PQ), arrivando ad un compromesso riguardo agli stanziamenti per le priorità tematiche e definendo un ruolo più chiaro per il Centro comune di ricerca della Commissione. Nel contempo, sono state raggiunte intese sulla struttura, le priorità, i nuovi strumenti ed il programma Euratom, sebbene la delegazione tedesca non abbia preso parte all'accordo Euratom. Nel corso del Consiglio, i ministri della Ricerca dell'UE hanno anche assistito all'intervento del commissario per la Ricerca, Philippe Busquin, sul piano d'azione della Commissione "Scienza e società", che sarà riesaminato dal Consiglio durante la Presidenza spagnola, il cui mandato inizierà il 1° gennaio 2002. Inoltre i ministri hanno avuto modo di conoscere una relazione della Commissione e dell'Agenzia spaziale europea (ESA) sull'istituzione di rapporti più stretti tra i due organismi, che sarà anche questa riesaminata nel corso del primo trimestre del 2002. In occasione del prossimo Consiglio, si adotterà una posizione comune sul programma quadro, dopodiché sarà inviato al Parlamento europeo un testo particolareggiato. Il programma Euratom verrà definito in vista della formale adozione in un momento successivo, unitamente al programma quadro. "Nel giungere ad un accordo politico, il Consiglio ha compiuto oggi un passo importante e sono particolarmente felice che ciò sia avvenuto in occasione del centesimo anniversario della cerimonia del Premio Nobel. Sono ovviamente molto soddisfatto che la struttura del programma quadro, le priorità ed i principi di finanziamento dei progetti di ricerca che utilizzano i nuovi strumenti finanziari, siano stati mantenuti. Tale decisione rappresenta anche un passo decisivo verso la creazione di uno Spazio europeo della ricerca", ha dichiarato Busquin. Il Consiglio ha apportato diverse modifiche minori alla versione rivista della proposta della Commissione, che è stata riscritta in ragione degli emendamenti adottati dal Parlamento europeo riguardo alla ripartizione di 16.270 milioni di euro assegnati per il 6PQ. Il Consiglio ha convenuto che lo stanziamento per la priorità "Sviluppo sostenibile e cambiamento globale" debba essere aumentato da 1.850 milioni a 2.100 di euro. I bilanci proposti dalla Commissione per le tre linee d'azione "Sistemi di energia sostenibile", "Trasporto sostenibile di superficie" e "Cambiamento globale ed ecosistemi" devono anch'essi essere aumentati. Il Consiglio ha accolto una riduzione dello stanziamento per la sottosezione "Attività specifiche riguardanti un settore di ricerca più ampio", dalla quale ha anche soppresso le attività del CCR. Sempre da questa sezione, il Consiglio ha eliminato le "Attività non nucleari del CCR", che ora sono annoverate sotto la voce "Integrazione della ricerca", quale azione distinta. L'importo destinato alla "Anticipazione delle esigenze scientifiche e tecniche dell'UE" è stato ridotto dal Consiglio da 800 a 570 milioni di euro. I ministri della Ricerca hanno anche convenuto che finanziamenti maggiori debbano essere accordati alle infrastrutture di ricerca ed al sostegno del coordinamento delle attività. Il ministro per lo Sviluppo, Apostolos-Athanasios Tsochatzopoulos, in rappresentanza della Grecia, ha dichiarato al Notiziario CORDIS di aver appoggiato le priorità tematiche proposte dalla Commissione ed accolte dal Consiglio poiché "esse hanno a che fare con la gente comune dell'Europa per quanto attiene all'ambiente, alla salute, all'istruzione, alla qualità della vita, ecc.". Egli ha anche sottolineato l'importanza della linea d'azione relativa alle attività di ricerca specifiche per le PMI (imprese di piccole e medie dimensioni), sostenendo che questo è "il programma più importante, dal momento che le società imprenditoriali piccole e molto piccole rivestono una posizione assai particolare". Tsochatzopoulos ha dichiarato che il Consiglio ha avuto "qualche difficoltà" a raggiungere un accordo, ma ha aggiunto che il 6PQ è un programma molto ambizioso. I ministri della Ricerca hanno ricordato la necessità di eliminare le barriere alla mobilità dei ricercatori ed hanno ribadito la loro intenzione di eliminare tali ostacoli. Il Consiglio ha invitato la Commissione a prestare completa attenzione a tale questione ed a promuovere nel contempo l'uguaglianza fra i sessi, nonché ad accrescere il contributo dei giovani scienziati alla ricerca. La Commissione dovrebbe anche garantire che i paesi candidati sostengano apertamente gli intenti e la realizzazione delle azioni di mobilità e compilino una relazione annuale sui progressi raggiunti nell'ambito delle loro strategie, tese ad aumentare la mobilità dei ricercatori. In merito al settore spaziale, il Consiglio ha incoraggiato la Commissione a verificare la possibilità di elaborare un accordo quadro tra la Comunità europea (CE) e l'ESA ed a presentare, non appena possibile, una proposta per un mandato di negoziazione. I ministri hanno anche convenuto che, prima della fine del 2002, si tenga a livello governativo una riunione informale del Consiglio dell'Unione europea e del Consiglio dell'ESA, al fine di discutere le questioni relative allo sviluppo della politica spaziale europea.

Paesi

Belgio

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