Investimenti ad impatto sociale, uno strumento non ancora sufficientemente focalizzato sui beneficiari
L’impact investing, che fornisce capitali alle imprese sociali e allo Stato assistenziale, è emerso dalle tendenze riscontrate negli investimenti basati sui valori e nella filantropia, come gli investimenti ambientali, sociali e di governance (ESG, environmental, social and governance), con l’obiettivo di realizzare un’economia più sostenibile. «La “tripla linea di fondo”(si apre in una nuova finestra), un’espressione che indica gli impatti sociali e ambientali insieme ai rendimenti finanziari, presenta spesso la “linea di fondo” come un compromesso tra i rendimenti finanziari e gli impatti positivi nel mondo reale», afferma Marc Brightman(si apre in una nuova finestra), coordinatore del progetto IMPACT HAU(si apre in una nuova finestra), finanziato dal Consiglio europeo della ricerca(si apre in una nuova finestra). Utilizzando metodi etnografici per esaminare queste realtà, IMPACT HAU ha rilevato che l’impact investing è associato a significati diversi a seconda degli attori coinvolti: se infatti per il settore pubblico può rappresentare un’esternalizzazione del rischio, per gli individui facoltosi può giustificare una ricchezza sproporzionata, offrendo un’alternativa alle donazioni. Secondo Brightman, tuttavia, «forse la scoperta fondamentale riguarda il fatto che i beneficiari bersaglio sono in gran parte assenti dalla discussione, nonostante siano formalmente al centro dell’attenzione».
Le esperienze vissute dagli attori finanziari e dai beneficiari
Il progetto si è avvalso di etnografi qualificati al fine di studiare le motivazioni e la visione del mondo degli investitori, oltre alle aspettative e alle esperienze dei beneficiari. Tra i metodi impiegati da IMPACT HAU figurano anche l’analisi dei documenti e la partecipazione a conferenze sulla finanza, nonché a gruppi professionali online. Lo svolgimento di vari casi di studio ha permesso di esaminare progetti su scala ridotta, tra cui uno in ambito agricolo in Ghana e un altro incentrato sullo scambio di crediti di carbonio tramite blockchain in Svezia. Alcune indagini hanno riguardato i pagamenti d’emergenza innescati dalla pandemia di COVID-19, tra cui le obbligazioni per la pandemia del meccanismo istituito dalla Banca mondiale noto come Pandemic Emergency Financing Facility, in particolare in Senegal, mentre un altro gruppo ha esplorato asset ESG come le obbligazioni verdi, blu e per la sostenibilità. Infine, due studi di caso hanno analizzato l’«attività di supporto agli scambi» (market making), sia da parte degli attori di mercato che delle autorità istituzionali. IMPACT HAU ha riscontrato differenze a livello regionale: ad esempio, l’impact investment gode di una maggiore visibilità negli Stati Uniti grazie alle numerose associazioni filantropiche presenti in questo paese, mentre gli investimenti ESG sono più radicati e meno volatili dal punto di vista politico in Europa. Spesso utilizzato da progetti concepiti nel Nord globale per lo sviluppo del Sud globale, l’investimento ad impatto sociale è afflitto da problemi simili a quelli associati agli sforzi convenzionali compiuti al fine dello sviluppo dall’alto verso il basso, tra cui la perdita di conoscenze locali: si tratta di uno dei principali risultati ricavati dal progetto. Secondo Brightman: «Diversi casi di studio hanno messo in luce gli effetti distorsivi esercitati dalle misurazioni dell’impatto basate su indicatori facilmente quantificabili, come il “numero di beneficiari raggiunti”. In realtà, i poveri vengono spesso inseriti negli elenchi allo scopo di ottenere profitti per gli investitori, senza generare un effettivo miglioramento della loro vita.» L’approccio etnografico ha spesso rivelato fallimenti invisibili agli investitori e profitti sproporzionati rispetto agli impatti; al tempo stesso, grandi questioni come la sostenibilità globale della crescita economica sono tuttora dei tabù. «Tuttavia, nonostante i suoi difetti, l’impact investing può aiutare a convogliare i capitali verso progetti che contribuiscono al bene comune, mentre gli investimenti ESG sono in grado di incentivare migliori prassi a livello aziendale», aggiunge Brightman, ricercatore presso l’Università di Bologna(si apre in una nuova finestra), l’ateneo che ha ospitato il progetto.
Dare vita all’impact investing
Le istituzioni dell’UE (come la Banca europea per gli investimenti) sono state fondamentali per la creazione di finanziamenti sociali e ambientali in Europa e non solo, emettendo ad esempio il primo green bond di sempre; al contempo, gli operatori di mercato hanno richiesto una migliore regolamentazione. «La nostra ricerca potrebbe contribuire a definire un approccio più dettagliato alla misurazione dell’impatto e a migliorare la comunicazione in un contesto caratterizzato dalla presenza di contronarrazioni di tipo ideologico», conclude Brightman. Poiché la finanza è notoriamente astratta ed estranea a molti, IMPACT HAU ha coinvolto diversi artisti del fumetto al fine di metterne in mostra la dimensione umana, presentando illustrazioni che accompagnano i casi di studio messi in atto dal progetto. Si trova inoltre in fase di sviluppo una graphic novel che intreccia vari casi di studio attraverso un personaggio di fantasia. Brightman si augura per di più di creare un «think and do tank» (serbatoio di pensiero e d’azione) per migliorare la progettazione dei progetti di impact investing e offrire un centro di collaborazione.