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Incendi, asteroidi e agenti chimici: nuovi strumenti per la sicurezza

Il mondo è un luogo meno sicuro del passato. Alcune minacce sono naturali, altre causate dall’essere umano. Ma le menti più brillanti della ricerca europea stanno sviluppando nuovi strumenti per evitare e mitigare i pericoli.

Approcci innovativi ad alcune delle minacce odierne

Gli ospiti di oggi hanno usato i fondi di ricerca dell’UE per sviluppare approcci innovativi che migliorino la nostra sicurezza, in particolare per capire più a fondo gli asteroidi al fine di migliorare i sistemi di difesa planetaria; scoprire i fattori che contribuiscono ai grandi incendi di incolto per migliorare la valutazione del rischio e, infine, sviluppare sensori precisi di piccole dimensioni, in grado di rilevare e identificare i rischi delle sostanze chimiche liquide a basse concentrazioni. È possibile rilevare il novichok con la spettroscopia Raman amplificata da superfici? Come possiamo comprendere meglio la risposta degli asteroidi ai metodi di difesa planetaria, che forse saranno necessari in futuro? Con la crescente incidenza degli incendi di incolto, come può l’Europa rispondere in modo più efficace? Nel corso della puntata odierna, risponderemo a queste e a molte altre domande importanti. In questo episodio si uniscono a noi tre ospiti. Patrick Michel(si apre in una nuova finestra) è direttore della ricerca presso il Centro nazionale per la ricerca scientifica francese, all’Osservatorio della Costa Azzurra(si apre in una nuova finestra) a Nizza; si occupa di missioni spaziali verso gli asteroidi, sia per scopi scientifici che di difesa planetaria, ed è il ricercatore principale della missione Hera dell’Agenzia Spaziale Europea(si apre in una nuova finestra), che sta contribuendo al primo test di deflessione di un asteroide attraverso la missione DART(si apre in una nuova finestra) della NASA. Michel ha guidato il progetto NEO-MAPP. Emilio Chuvieco(si apre in una nuova finestra), professore di geografia e direttore della cattedra di Etica ambientale presso l’Università di Alcalá(si apre in una nuova finestra) in Spagna, è membro eletto dell’Accademia delle scienze spagnola. Il suo interesse di ricerca principale verte sull’uso dei dati di osservazione della Terra per monitorare i problemi ambientali, in particolare gli incendi di incolto, tema che ha approfondito attraverso il progetto FirEUrisk. Tomas Rindzevicius(si apre in una nuova finestra) è ricercatore senior presso il Dipartimento di tecnologia sanitaria, somministrazione di farmaci e sensori(si apre in una nuova finestra) del Politecnico di Danimarca e ha coordinato il progetto SERSing. Il suo lavoro è dedicato all’uso di nanomateriali in sensori per il rilevamento di tracce di esplosivi, sostanze chimiche industriali tossiche e agenti per la guerra chimica.

Ci piacerebbe conoscere la vostra opinione.

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